Distribuzione territoriale dei vini di questo blog

Thursday, June 15, 2006

VITICOLTURA EROICA E VINI ELEGANTI. I TESORI DELLA VALTELLINA.

Chiunque abbia visitato la Valtellina ha certamente ammirato con meraviglia il meticoloso lavoro che ha portato ad un modellamento che ha del fantastico. Lavori durati secoli, piccoli e caparbi artisti che hanno creato, nella loro sinergia, un'opera faraonica che richiama alla fantasia le costruzioni megalitiche o la muraglia cinese.

Sono le terrazze della Valtellina, vere contrade incantate che rappresentano uno degli esempi più conosciuti della viticoltura eroica. Un ambiente molto peculiare, in via di riconoscimento da parte dell'UNESCO come patrimonio dell'umanità. Coltivazioni che hanno come protagonista una cultivar cara a tutti gli enofili, il Nebbiolo, noto in questa area con il nome di Chiavennasca. Il territorio molto mutevole produce inoltre una gran quantità di microclimi che, uniti a molteplici variabili pedologiche, crea una offerta di prodotti ampia e di enorme interesse.

Molte sono infatti le denominazioni di origine espresse da questa valle, insignita con una D.O.C. ed due D.O.C.G.: il Valtellina Superiore e lo Sforzato. La prima denominazione si suddivide inoltre in più tipologie, che ne identificano le aree di produzione in maniera inequivocabile. Inferno, Grumello, Sassella, Valgella e Maroggia sono i nomi che racchiudono le splendide tradizioni vinicole di questa valle, i cui vini sono stati apprezzati da principi e da capitani di ventura. Il susseguirsi delle vicende storiche ha influenzato in modo avvincente l'economia agricola valtellinese, portando in auge o in depressione, in maniera alterna, la parte alta e la parte bassa di quest'area, in costante osmosi culturale e commerciale con il vicino Paese dei Grigioni.

Il prodotto di questo territorio che esprime il mio maggiore entusiasmo è lo Sforzato, noto anche con il nome di Sfursat. La metodologia produttiva di questo vino ne spiega di sicuro il nome bizzarro ed indecifrabile al primo ascolto. Le uve della cultivar Nebbiolo provenienti da una accurata selezione, compiuta tra i grappoli raccolti nella zona autorizzata dal disciplinare di produzione, vengono cernite con cura e disposte ad asciugare su graticci per circa 110 giorni. L'aria fresca ed asciutta fornita dal magico clima di questa terra, favorisce un leggero appassimento delle uve, con il conseguente incremento della concentrazione zuccherina (il disciplinare prevede un titolo alcolico minimo del 14% vol.) e l' evoluzione del profilo aromatico e gustativo del frutto. A gennaio avviene poi la normale lavorazione che si realizza con la vinificazione in rosso, ovvero con la macerazione delle bucce nel mosto (al fine di estrarre i pigmenti e le sostanze aromatiche). Successivamente inizia la fase di invecchiamento e maturazione, lunga almeno 20 mesi.

Il territorio magnifico, la grandezza del vitigno, il retroterra storico e le tradizioni, unite a tecnologie moderne ma non invasive, hanno portato lo Sfursat alla gloria della D.O.C.G., la prima riconosciuta in Italia ad un passito secco. Vini robusti e potenti, che scaldano il cuore e l'anima.

Un ottimo prodotto (con un costo non esagerato) è a mio avviso lo Sfursat realizzato dall'azienda Nino Negri di Chiuro (SO). E' un vino dal gradevole colore rosso granato intenso, un profumo deliziosamente speziato, che dopo una buona decantazione assume connotazioni floreali decisamente suadenti. Il sapore è caldo, di grande morbidezza ed armonia, che (per esperienza personale) migliora e si affina visibilmente con l'invecchiamento. Con una portata di anatra alla cacciatora vi permetterà di spiccare il volo!!

Il prezzo? Circa 18 euri in enoteca!

Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!! Pierluigi Salvatore.


NELLE FOTO: VITICOLTURA VERTICALE IN VALTELLINA, SCHEMA DELLE PRODUZIONI VINICOLE, BOTTIGLIA DI SFURSAT NINO NEGRI.

2 comments:

Daniela @Senza_Panna said...

Hai mai visto ch ebello il palazzo che ospita la Nino Negri? Merita una visita anche per quello.

Molto interessante quello che hai scritto, la Valtellina è quasi la mia seconda patria, lì ho moltissimi amici. :-)

pierosalvatore said...

Purtroppo non ho avuto la fortuna di vederlo...ma da come fanno i vini forse posso immaginare :)
Buona Salute a te!!